Ortopedia Rigenerativa.it

Ortopedia ricostruttiva e rigenerativa

Trattamento delle patologie ortopediche

L’uso di terapie biologiche e risparmio articolare per migliorare l’efficienza articolare

L’artrosi dell’anca e del ginocchio sono diventate malattie croniche estremamente diffuse; questo perché sono aumentate le aspettative di vita dei pazienti e consequenzialmente l’età media nell’attività sportiva.

Per questi motivi, sono sempre di più le persone che necessitano di protesi d’anca e ginocchio, basti pensare che in Italia, ogni anno si impiantano oltre 200.000 protesi tra anca e ginocchio. Gli interventi chirurgici di questo tipo rappresentano una soluzione importante per i pazienti, ma non bisogna dimenticare che questi interventi non sono scevri da complicanze anche a lungo termine, da usura delle componenti protesiche e fallimenti strutturali. Perciò, non è difficile immaginare che questi pazienti rappresenteranno da soli una grande emergenza sanitaria negli anni a venire.

Spesso, per la maggior parte dei pazienti con una forma di osteoartrosi iniziale ma sintomatica, la sostituzione protesica costituisce un eccesso di trattamento considerando l’età, la richiesta funzionale, l’attività sportiva e le necessità di carico dell’attività lavorativa. Questo gruppo di pazienti, generalmente al di sotto dei 65 anni, necessita di una risposta terapeutica che non sia limitata al trattamento conservativo con antidolorifici, fisioterapia, cortisonici o ialuronico articolare. Questi pazienti preferirebbero essere trattati con delle tecniche ricostruttive e rigenerative piuttosto che sottoporsi a protesizzazione. 

In che cosa consiste l’ortopedia ricostruttiva-rigenerativa?

In caso di lesioni articolari o tendinee croniche come l’artrosi, le condropatie, le meniscopatie, e le rotture legamentose è possibile affrontare le lesioni con un trattamento combinato di ricostruzione dei tessuti e associarvi la stimolazione biologica per attivare e amplificare i processi riparativi dei tessuti. Nello specifico, la rigenerazione dei tessuti danneggiati avviene con prelievi di cellule dal paziente, che vengono filtrate e iniettate direttamente nella zona d’interesse. Il tessuto adiposo del paziente viene iniettato a livello intrarticolare o peritendineo, sfruttando così le capacità rigenerative e antinfiammatorie della cellule mesenchimali presenti nel tessuto adiposo tramite un approccio conservativo e mininvasivo.

Agendo in questa maniera, sarà possibile in molti casi ritardare chirurgie maggiormente invasive o rendere più sopportabili i sintomi di patologie per le quali non è sufficiente l’utilizzo dei farmaci.

Quali sono le patologie che si possono curare con l’ortopedia ricostruttiva-rigenerativa?

Le patologie che è possibile curare sono le condropatie focali e diffuse, l’artrosi e le meniscopatie degenerative, le tendinopatie croniche e in generale tutte le malattie degenerative articolari, tendinee e legamentose.

Su quale tipologia di pazienti il trattamento è più efficace?

È più efficace per le forme iniziali e nella misura in cui ci sia la possibilità per una riattivazione e un recupero dei tessuti danneggiati. La chirurgia riparativa e rigenerativa non funziona per esempio nelle forme più avanzate e gravi di artrosi o nelle tendinopatie con atrofia dei tessuti muscolari circostanti.

I dati di cui disponiamo, consigliano di applicare queste terapie fino ai 75 anni di età e non oltre.

Qual è il risultato atteso di questo tipo di trattamenti?

Per prima cosa, il risultato più evidente sarà sull’infiammazione cronica che verrà “spenta” a favore dell’attivazione dei fenomeni riparativi cellulo-mediati da cellule. Il recupero funzionale arriva successivamente ed in genere alla fine dei primi sei mesi dal trattamento. Ciò consentirà di migliorare la qualità di vita dei pazienti in termini di dolore, permetterà il recupero della mobilità del ginocchio e il ritorno all’attività sportiva.

Quali sono gli attori del trattamento?

Gli attori principali sono i tessuti dell’organismo stesso che stimolati da cellule o fattori riprendono la loro funzionalità progressivamente. È però importante sottolineare come Il paziente stesso eserciti un ruolo centrale nella fase del recupero, che non prescinde dall’impegno sul lato funzionale, muscolare ed alimentare.

Si tratta di un trattamento sperimentale?

I trattamenti proposti seguono i principi della buona pratica clinica e non sono sperimentali. Ad oggi, la casistica in merito all’ortopedia rigenerativa e ricostruttiva è molto ampia ed è oggetto di numerose pubblicazioni su riviste internazionali. I dati dimostrano come un gran numero dei pazienti trattati abbia ottenuto dei risultati buoni o ottimi. Inoltre, tutti i dati che vengono raccolti, sono monitorati costantemente così da poter seguire nel tempo l’andamento clinico.

Infine, non bisogna dimenticare che, come tutti i trattamenti chirurgici, vi sono probabilità di insuccesso e complicanze. Ovviamente, tutti questi aspetti non vengono trascurati, ma discussi di volta in volta con i pazienti in base al programma chirurgico proposto.

L’aspetto centrale che è alla base di questo tipo di trattamento è quello di riattivare i fenomeni riparativi ed evitare che il dolore locale inneschi un circolo vizioso che provochi una riduzione dell’attività fisica, un aumento della sedentarietà, un aumento ponderale e una riduzione dell’efficienza muscolare e in generale della qualità di vita.

Video in Pillole

Di seguito alcune video interviste al Prof. Riccardo Ferracini per scoprire di più in merito ai trattamenti di ortopedia ricostruttiva e rigenerativa. Buona visione!

La crioconservazione del tessuto adiposo autologo

Intervista di Luciano Onder al Prof. Riccardo Ferracini su TG5 Salute

La terapia cellulare dell’artrosi

In questo video, il Prof. Ferracini, insieme alla dott.ssa Roato spiegano come avviene l’analisi delle cellule mesenchimali staminali, fondamentali per il loro successivo utilizzo nell’ ambito della medicina ricostruttiva e rigenerativa nel campo dell’ortopedia.

La rottura del legamento e in particolare del crociato anteriore del ginocchio

Il Prof. Ferracini analizza cosa comporta la rottura legamentosa e in particolare del legamento e del crociato anteriore del ginocchio. Viene illustrato quando è ritenuto necessario l’intervento, la ricostruzione, le opzioni d’intervento, gli eventuali rischi associati e i tempi di recupero.

Le principali patologie delle articolazioni

In questo video Il Prof. Ferracini analizza le principali patologie delle articolazioni. Queste possono subite degenerazioni a fenomeni traumatici all’interno della cartilagine o all’esterno.

Le cellule staminali, una valida soluzione alla osteoartrosi

Le cellule staminali usate in ortopedia sono chiamate mesenchimali e oggi vengono utilizzate con sempre più successo in ambito ortopedico. Queste cellule rappresentano una valida alternativa alla protesi.

L’efficacia del trattamento PRP

Il trattamento PRP è efficace per rivitalizzare i fenomeni riparativi e spegnere quelli infiammatori nelle zone delle lesioni tendinee, muscolari o legamentose. Il trattamento prevede un prelievo di sangue e la sua centrifugazione e la successiva infusione dell’estratto piastrinico nella zona da trattare.

Le patologie tendinee

Il tendine difficilmente si rompe, a meno che non sia in atto una sofferenza del tessuto tendineo (tendinopatia). Nel video seguente il Prof. Ferracini spiega le diverse possibili cure di questa malattia, in particolare con il PRP o le cellule staminali.

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